Evanescenza e’ Forza

Dal 5 Agosto al 30 Settembre 2022, tre artisti di assoluto talento espongono al

Museo Civico Santa Chiara di Noto :

Silvia Berton, Alessandro Costagliola e Vincenzo Zarbo

Venerdì 5 Agosto, alle 18,30 l’apertura della esposizione curata da Vincenzo Medica, fondatore di Studio Barnum contemporary, scopritore e promotore di talenti artistici e Carlo Tozzi, fondatore di st-Art, società internazionale con sede ad Amsterdam che promuove artisti affermati e funge da incubatore per artisti emergenti.

I tre autori ed i curatori si sono confrontati sul tema dell’Evanescenza vista come virtù, esprimendosi in maniera visivamente diversa, ma producendo lo stesso effetto sull’osservatore : Forza interiore ed Energia.

A quick preview.

L’Evanescenza come astrazione dalla realtà, percepita come trasparenza che genera isolamento, è una condizione estremamente diffusa negli artisti e nei soggetti che rappresentano. Nonostante ciò il potere di questi tre artisti é rappresentare soggetti evanescenti, ma forti, isolati ma solo apparentemente, manifestando in realtá una vigoria di espressione ed un grande equilibrio interiore.

Silvia Berton nei suoi lavori esprime una evanescenza fisica, ma una grande forza interiore. I suoi soggetti sono giovani donne la cui bellezza e fragilità trasudano dall’incarnato pallido che l’artista conferisce. Ciononostante hanno una espressione decisa che non ammette compromessi, Il potere dei suoi soggetti si intuisce in maniera inequivocabile negli sguardi di queste giovani donne, ragazze segnate, stanche, ma piene di determinazione. L’artista utilizza dei tagli sugli occhi e sul volto esattamente per indurre un pathos maggiore nell’osservatore.

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Alessandro Costagliola : Evanescenti sono i corpi modellati dall’artista che volteggiano plasticamente sospesi nell’atmosfera, sfidando la forza di gravità. Come in Giacometti, lo spazio intorno alla scultura ha un ruolo chiave ed integrante; è visto quasi come un elemento di tensione portante. Il risultato e’ sorprendente : L’immateriale é diventato materiale, partecipa, sostiene e sospinge i corpi manipolati da Alessandro, con una leggerezza quasi impalpabile. 

Vincenzo Zarbo nella sua produzione ritrae persone apparentemente comuni, semplici, anonime….evanescenti. In realtà sono soggetti con una forte complessità interiore, pugili, con vissuti travagliati, i cui visi sono provati dalla vita. Evanescenti a confronto di una società’ basata sulla bellezza esteriore ad ogni costo, che si esprime in incarnati talvolta multicolori, altre volte monocromatici, fortemente ispirati dai soggetti di Lucian Freud e caratterizzati da una sorta di isolamento interiore.